“…Non so dove vanno le persone defunte, ma sò di certo dove stanno…” è una frase del film “Non ti muovere” ma che ho sperimentato direttamente.
Il blog si propone, inoltre, di essere utile a tutti noi spettatori di questo tragico accadimento e soprattutto a ragazzi che, in procinto di scegliere la scuola di volo cui iscriversi vogliano informarsi della loro attività ed esperienza, del loro curriculum.
Si propone di dare impulso a qualsiasi miglioramento delle già esistenti regolamentazioni in materia (dell’ENAC) per far sì che attraverso parametri e criteri si possa attribuire un risultato alla qualità del servizio reso dalle scuole agli studenti.
Si potrebbe proporre l’istituzione di un Albo delle Scuole di Volo, regolamentato, monitorato, aggiornato dall’ENAC -Ente Nazionale che sovrintende in Italia alla sicurezza del volo, supportato dall’ANSV ?, Albo cui le scuole di volo italiane dovrebbero iscriversi per rendersi maggiormente visibili, dove si applicano criteri di trasparenza vigenti già per tanti settori pubblici.
L’Albo potrebbe monitorare tutti gli aspetti della attività delle scuole, gestendo anche l’attività sanzionatoria che darebbe la misura della regolamentazione del settore.
Es.: nel settore pubblico si provvede agli approvvigionamenti attraverso gare avvalendosi di strumenti, tra i quali l’Albo Fornitori, che danno il polso e l’indicazione di quali fornitori coinvolgere. Coloro che tra questi hanno commesso leggerezze/disattenzioni/negligenze hanno una segnalazione sulla loro posizione, che ricorda se e cosa sia mancato nel rapporto di fiducia.
In questo modo, questa “memoria” concreta, resa visibile, potrebbe far sì che i rapporti tra scuola e studenti/famiglie siano più chiari, ci si possa mettere al riparo da eventuali rischi ma in modo reciproco. La scuola per es.: chiede, al momento della iscrizione di ogni studente, il pagamento di un premio ad una assicurazione già scelta, a copertura di eventuali danni causati a suoi mezzi ed attrezzature. Lo studente, a garanzia della sua incolumità, può contare sull’assicurazione che ogni scuola di volo stipula per gli studenti ma che è di livello minimo e non ne porta a conoscenza lo studente.
Il nostro Albo non riguarda il monitoraggio per una miglior consegna di merci, bensì dovrebbe servire a salvaguardare la vita dei nostri giovani: i figli sono i figli di tutti, sono il nostro futuro e una vera scuola ne è responsabile “in primis”, per cui attuerà tutti i mezzi e strumenti possibili atti alla loro tutela in sicurezza, non si curerà solo della loro preparazione tecnica e formazione per il mestiere che si apprestano a fare.
Occorre avere maggior garanzia che la scuola vigili sul comportamento dei propri dipendenti oltre che sulle cose/attrezzature messe a disposizione e tutto il suo operato sia improntato alla sicurezza, adottando continuamente tutte le migliorie possibili al riguardo.
Il caso di Luca sarebbe stato diversamente valutato in Italia: in fase di causa civile il giudice avrebbe aperto d’ufficio una causa per “omicidio colposo” mentre in Texas, essendo deceduto anche chi ha provocato la morte di altri, tutto si chiude e tutt’al più la scuola potrebbe essere accusata di negligenza giudicata grave o lieve in base alle valutazioni del giudice che assume la causa.
Vogliamo chiamarla almeno… negligenza grave!?! il non aver allontanato un istruttore oggetto di proteste da parte di studenti, spaventati dalle sue improvvise acrobazie nel corso di tutte le sue lezioni? Inoltre il comportamento reiterato aggrava ulteriormente le responsabilità.
La scuola, in quale modo ha dunque protetto i suoi studenti se persino la copogruppo degli istruttori aveva richiamato anche lo stesso giorno dell’incidente il responsabile di un tale disastro??? Potevano essergli affidate le vite degli studenti?
L’Albo sarebbe uno strumento indicatore delle attività di una scuola, che continuerebbe certamente la sua attività, come in effetti sta facendo la scuola americana di Arlington TX, ma la sua responsabilità riguardo questo incidente sarebbe perlomeno evidenziato nel suo curriculum e reso visibile agli studenti che cercano la “loro” scuola.