L'8 agosto presso il Fantini Club di Cervia ( spiaggia 182) si terrà un torneo di Beach-Volley con la partecipazione di tutti gli amici di Luca .
Le partite si giocheranno dalle 10 del mattino, la finale alle 17 e la premiazione alle 18.00
lunedì 22 luglio 2013
Breve ricordo dell'accaduto
Cesena, 10 luglio 2013
Sunto dell’accaduto – indicente di volo 15 novembre 2007 in Texas – Luca Visani di Cesena
L’incidente -
Dal lunedì 12 mi ripeteva quotidianamente che giovedì 15 Nov avrebbe sostenuto l’esame finale delle sue 100 ore di volo, avrebbe convalidato a Huston il lavoro svolto c/o il Consolato Italiano in Texas, e sarebbe tornato a casa domenica 2 dicembre. Aveva tentato ma non era riuscito ad anticipare il rientro avendo trovato posto solo per il 18 nov, data entro la quale non sarebbe riuscito ad effettuare la convalida dei suoi voli a Huston.
Giovedì 15 novembre il volo da Arlington TX ad Abilene e ritorno, che si sarebbe tenuto dalle 13 alle 16 pm., avvenne in condizioni metereologiche eccellenti e fu registrato dal radar dell’aeroporto di Ranger, si svolse regolare e lineare per 1 ora e 40 min’ di andata e parte del ritorno, corrispondenti all’esame di Luca. Finito l’esame con i comandi dell’aereo in capo a Luca, nel cielo su Strawn l’istruttore, come sua consuetudine alla fine di ogni lezione di volo, seppi dopo, prese i comandi dell’aereo ed eseguì 5 manovre acrobatiche, viste e riportate da due testimoni a terra e registrate dal tracciato radar di Ranger, che superavano la possibilità di resistenza del velivolo, le cui caratteristiche avrebbero dovute essere ben conosciute dall’istruttore della Scuola Skymates.
Nell’ultima manovra, un “Tonneau a ripresa stretta”, l’aereo perse la coda, un’ala, il motore, la cabina si è aperta e Luca è caduto nel vuoto.
Gli ultimi minuti, da quando il motore non ha più risposto, sono stati di frenetica disperazione e di terrore.
Per noi Luca è rimasto in Cielo.
Dopo tutto il dolore, inimmaginabile, si aggiunge che:
1) Non abbiamo avuto giustizia – fu approntata una bozza di causa dall'Avv.Claudio Roman di Houston alla quale non abbiamo dato corso, su suo forte e sollecito consiglio, in quanto in prospettiva avremmo avuto un esito forse favorevole dal processo, dove poteva essere riconosciuta /addebitata una “negligenza” lieve o grave alla scuola di volo, con condanna ad un risarcimento che probabilmente non si sarebbe potuto riscuotere. Infatti entro 90 gg la scuola, come del resto aveva minacciato, avrebbe potuto dichiarare fallimento o comunque la impossibilità di assolvere all’eventuale risarcimento dimostrando di avere solo aerei in leasing e non di proprietà, e noi, parte lesa, dopo l’enorme perdita del giovane figlio ucciso a seguito di "omicidio colposo" da parte di un istruttore suo dipendente, avremmo dovuto sostenere anche le spese del processo.
Per la giurisprudenza USA e qui Texana, in caso di “omicidio colposo” il giudice non avvia d’ufficio la causa penale, come accade in Italia. La causa civile, con le limitazioni dette, può addebitare solo una "negligenza" lieve o grave alla scuola di volo, a seconda della valutazione di giudice e giuria, ma il reato in sé si estingue con il decesso di chi l’ha provocato (istruttore di volo), precludendo, di fatto, la possibilità di ricerca di altre eventuali responsabilità, con particolare riferimento ai responsabili della scuola di volo per aver consentito una situazione pericolosa.
Ricordo il reiterato comportamento dell'istruttore che ha provocato l'incidente, che aggrava la sua responsabilità e, a seguire, di chi (la scuola di volo) lo aveva alle dipendenze, era a conoscenza del comportamento irresponsabile e non ha preso provvedimenti consoni. Nel Report NTSB (National Transportation Safety Board, Agenzia USA preposta alle indagini) ci sono testimonianze del capogruppo istruttori sui richiami all’istruttore Davey e di ragazzi che hanno protestato presso la scuola per lo spavento procurato loro dalle manovre che venivano fatte, ogni fine lezione, abitualmente quindi, da Robert Davey.
2) Sentirsi impotenti davanti alla tragedia che non può assolutamente essere dimenticata, mi porta a considerare continuamente cosa poter fare affinché altri, ragazzi e le loro famiglie, possano non trovarsi mai in simili frangenti.
Recentemente, nel TG2 delle ore 20,30 del 26 giugno 2013 scorso, al min. 21, è stato fatto un collegamento dal cronista, tra la strage del Cermis e il nostro Chicco Forti, detenuto in Florida in attesa di giustizia, sulla diversità di giurisprudenza tra Italia ed USA e del fatto che i nostri deceduti in USA, o in Italia per causa di cittadini americani, non abbiano giustizia.
Quanti sono i nostri connazionali deceduti negli USA che hanno subìto le stesse vicissitudini, esiste un data base? Possiamo portare all’attenzione di quel Governo quante morti ingiuste non abbiano avuto giustizia per causa di regole diverse? E se questa volta si tratta di giustizia verso una persona vivente non occorre forse superare tali barriere ancor più velocemente?
Auspico vivamente che se l’uomo cerca di superare i confini tra i Paesi, attraverso la lingua, la moneta, ed in ogni modo il vivere moderno ci porti, cerchi anche di superare le barriere che riguardano i diversi sistemi giudiziari tra le Nazioni: non bastano accordi fra Paesi come ad es. le norme Internazionali ICAO art.13 Convenzione di Chicago, (sul regolamentare gli ambiti di indagine in caso di incidenti di volo).
La giustizia è dovuta, e lo è ancor più nel rispetto di ogni vita spezzata per responsabilità di altri.
Le morti sono le stesse in ogni Paese, gli omicidi colposi sono la stessa cosa in ogni luogo.
Il Blog "lucavisani.blogspot.com" ha l’intento di aiutare/fare qualcosa per gli altri ragazzi, per dare un significato a quanto accaduto a Luca, rendergli omaggio comunque, oltre che nel mondo del volo.
Sunto dell’accaduto – indicente di volo 15 novembre 2007 in Texas – Luca Visani di Cesena
L’incidente -
Dal lunedì 12 mi ripeteva quotidianamente che giovedì 15 Nov avrebbe sostenuto l’esame finale delle sue 100 ore di volo, avrebbe convalidato a Huston il lavoro svolto c/o il Consolato Italiano in Texas, e sarebbe tornato a casa domenica 2 dicembre. Aveva tentato ma non era riuscito ad anticipare il rientro avendo trovato posto solo per il 18 nov, data entro la quale non sarebbe riuscito ad effettuare la convalida dei suoi voli a Huston.
Giovedì 15 novembre il volo da Arlington TX ad Abilene e ritorno, che si sarebbe tenuto dalle 13 alle 16 pm., avvenne in condizioni metereologiche eccellenti e fu registrato dal radar dell’aeroporto di Ranger, si svolse regolare e lineare per 1 ora e 40 min’ di andata e parte del ritorno, corrispondenti all’esame di Luca. Finito l’esame con i comandi dell’aereo in capo a Luca, nel cielo su Strawn l’istruttore, come sua consuetudine alla fine di ogni lezione di volo, seppi dopo, prese i comandi dell’aereo ed eseguì 5 manovre acrobatiche, viste e riportate da due testimoni a terra e registrate dal tracciato radar di Ranger, che superavano la possibilità di resistenza del velivolo, le cui caratteristiche avrebbero dovute essere ben conosciute dall’istruttore della Scuola Skymates.
Nell’ultima manovra, un “Tonneau a ripresa stretta”, l’aereo perse la coda, un’ala, il motore, la cabina si è aperta e Luca è caduto nel vuoto.
Gli ultimi minuti, da quando il motore non ha più risposto, sono stati di frenetica disperazione e di terrore.
Per noi Luca è rimasto in Cielo.
Dopo tutto il dolore, inimmaginabile, si aggiunge che:
1) Non abbiamo avuto giustizia – fu approntata una bozza di causa dall'Avv.Claudio Roman di Houston alla quale non abbiamo dato corso, su suo forte e sollecito consiglio, in quanto in prospettiva avremmo avuto un esito forse favorevole dal processo, dove poteva essere riconosciuta /addebitata una “negligenza” lieve o grave alla scuola di volo, con condanna ad un risarcimento che probabilmente non si sarebbe potuto riscuotere. Infatti entro 90 gg la scuola, come del resto aveva minacciato, avrebbe potuto dichiarare fallimento o comunque la impossibilità di assolvere all’eventuale risarcimento dimostrando di avere solo aerei in leasing e non di proprietà, e noi, parte lesa, dopo l’enorme perdita del giovane figlio ucciso a seguito di "omicidio colposo" da parte di un istruttore suo dipendente, avremmo dovuto sostenere anche le spese del processo.
Per la giurisprudenza USA e qui Texana, in caso di “omicidio colposo” il giudice non avvia d’ufficio la causa penale, come accade in Italia. La causa civile, con le limitazioni dette, può addebitare solo una "negligenza" lieve o grave alla scuola di volo, a seconda della valutazione di giudice e giuria, ma il reato in sé si estingue con il decesso di chi l’ha provocato (istruttore di volo), precludendo, di fatto, la possibilità di ricerca di altre eventuali responsabilità, con particolare riferimento ai responsabili della scuola di volo per aver consentito una situazione pericolosa.
Ricordo il reiterato comportamento dell'istruttore che ha provocato l'incidente, che aggrava la sua responsabilità e, a seguire, di chi (la scuola di volo) lo aveva alle dipendenze, era a conoscenza del comportamento irresponsabile e non ha preso provvedimenti consoni. Nel Report NTSB (National Transportation Safety Board, Agenzia USA preposta alle indagini) ci sono testimonianze del capogruppo istruttori sui richiami all’istruttore Davey e di ragazzi che hanno protestato presso la scuola per lo spavento procurato loro dalle manovre che venivano fatte, ogni fine lezione, abitualmente quindi, da Robert Davey.
2) Sentirsi impotenti davanti alla tragedia che non può assolutamente essere dimenticata, mi porta a considerare continuamente cosa poter fare affinché altri, ragazzi e le loro famiglie, possano non trovarsi mai in simili frangenti.
Recentemente, nel TG2 delle ore 20,30 del 26 giugno 2013 scorso, al min. 21, è stato fatto un collegamento dal cronista, tra la strage del Cermis e il nostro Chicco Forti, detenuto in Florida in attesa di giustizia, sulla diversità di giurisprudenza tra Italia ed USA e del fatto che i nostri deceduti in USA, o in Italia per causa di cittadini americani, non abbiano giustizia.
Quanti sono i nostri connazionali deceduti negli USA che hanno subìto le stesse vicissitudini, esiste un data base? Possiamo portare all’attenzione di quel Governo quante morti ingiuste non abbiano avuto giustizia per causa di regole diverse? E se questa volta si tratta di giustizia verso una persona vivente non occorre forse superare tali barriere ancor più velocemente?
Auspico vivamente che se l’uomo cerca di superare i confini tra i Paesi, attraverso la lingua, la moneta, ed in ogni modo il vivere moderno ci porti, cerchi anche di superare le barriere che riguardano i diversi sistemi giudiziari tra le Nazioni: non bastano accordi fra Paesi come ad es. le norme Internazionali ICAO art.13 Convenzione di Chicago, (sul regolamentare gli ambiti di indagine in caso di incidenti di volo).
La giustizia è dovuta, e lo è ancor più nel rispetto di ogni vita spezzata per responsabilità di altri.
Le morti sono le stesse in ogni Paese, gli omicidi colposi sono la stessa cosa in ogni luogo.
Il Blog "lucavisani.blogspot.com" ha l’intento di aiutare/fare qualcosa per gli altri ragazzi, per dare un significato a quanto accaduto a Luca, rendergli omaggio comunque, oltre che nel mondo del volo.
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